Ci sono degli ostacoli quando dall’esportazione all’estero del prosciutto crudo iberico (e di tanti prodotti altrui) si tratta. Uno dei problemi più frequenti è che al paese di arrivo del prodotto manca di solito una tradizione culturale per quel prodotto, in questo caso di mangiare cibo crudo al livello internazionale.
Miguel Sanz, gerente del Consorzio del Prosciutto Crudo in Spagna, parla di come il processo di globalizzazione dell’informazione (per qui la gente in tutto il mondo ha più voglia di assaggiare cose nuove) e la comparsa di una classe media con più potere acquisitivo, aiutano la vendita dei prodotti stranieri come il prosciutto crudo iberico. “I prodotti spagnoli stanno alla moda”, dice Sanz.
Ci sono, però altri problemi di tipo logistico, come le barriere sanitari e amministrative, per esempio nel Brasile. Anche se queste barriere non hanno fermato la crescita delle vendite del Consorcio del Prosciutto Crudo al paese, le cui sono cresciute un 20% nel 2011. Dal 2007 al 2011 c’è stata una gran crescita nell’esportazione di prosciutto crudo iberico in questo paese, fino ad arrivare alle 204 tonnellate di prosciutto. Il Brasile é al posto 19 dei paesi importatori di prosciutto crudo spagnolo.