Abbiamo sempre pensato che le donne incinte no potevano assaggiare il prosciutto iberico mentre incinte per la possibilità di contrarre toxoplasmosi, ma un inchiesta recente conclude tutto il contrario.
La toxoplasmosi è una malattia infettiva causata da un parassita che può provocare infezioni lievi ma anche mortali che colpiscono il feto. Essa è chiamata toxoplasmosi congenita.
Perciò, le donne gravide che non hanno ancora avuto la malattia, che si presenta senza sintomi, devono prendere grande cura dell’igiene e anche dell’alimentazione, cercando di non mangiare carne cruda o poco cucinata. A questo fine il prosciutto iberico è stato incluso tra i prodotti vietati.
Purtroppo, un’inchiesta realizzata in Andalusia ha appena concluso che le donne gravide possono mangiare prosciutto iberico poiché grazie alla stagionatura non esiste rischio di toxoplasmosi.
Esse sono le prime conclusioni di un’inchiesta realizzata dal “Centro Andaluso Tecnologico del Settore delle Carni” (TEICA), partecipato dall’ente del Governo Regionale dell’Andalusia per l’Innovazione.
Il gruppo sociale rappresentato in quest’inchiesta è molto vasto poiché significa un’ampia quota della società. Da quanto detto dal gerente di TEICA, Juan Carlos Racero, non si deve pensare soltanto alla donna incinta, ma anche al suo intorno familiare più prossimo, perché sempre che si presenta questa situazione, nessuno alla famiglia mangia prosciutto.
Il Centro ha firmato un accordo quadro di collaborazione scientifica e tecnica con la “Società Spagnola di Ginecologia e Ostetricia” (SEGO), basto sui risultati ottenuti dall’inchiesta riguardante il toxoplasma nel prosciutto stagionato e il consumo delle donne gravide.
Racero ha qualificato come molto importante la firma di questo accordo poiché, significherà l’esistenza di un protocollo sostenuto da un’inchiesta scientifica, sulla quale potranno contare tutti i responsabili medici per informare le donne incinte riguardo al consumo di prosciutto.