Esistono nella Spagna fino a sei denominazioni di qualità del prosciutto, di cui due appartengono al prosciutto cosiddetto ‘bianco’ (soltanto un’altro nome per denominare al prosciutto serrano o ‘di cantina’, molto diverso dal prosciutto iberico o Pata Negra, come abbiamo segnalato ormai qualche volta) e le quattro rimanenti sono per il prosciutto iberico, e cioè: Extremadura, di Huelva o di Jabugo, di Guijuelo e Valle de Los Pedroches. Queste denominazioni sono sconosciute per gli spagnoli, anche se parliamo sempre d’un prodotto molto tipico e molto esportato della loro gastronomia. Sembra che siano gli stranieri stessi a conoscere meglio dagli spagnoli questo prodotto ‘stella’ della loro gastronomia.
Nonostante, la responsabilità ricade pure sopra i distributori e i venditori, dato che loro sarebbero le persone adatte per spiegare per far imparare a riconoscere gli origini e le denominazioni ai consumatori, così come le differenze che esistono fra i diversi tipi di prosciutti e di maiali, che poi non sono così tante.
La marca è di solito garanzia di qualità, ma è sempre meglio conoscere un po’ la storia di ogni denominazione ed ogni marca per portare a casa un buon prosciutto senza rischio di sbagliare.