Il prosciutto iberico è stato sempre classificato, non per niente, fra gli alimenti più tipici, più caratteristici e buoni dalla gastronomia spagnola.
Forse una delle ragioni che spiegano questa rappresantazione fondamentale si può trovare nel fatto che il maiale è stato sempre l’animale più comune alla Penisola Iberica da tempi remoti, dato che dal suo corpo ci si approfitta tutto per fare diversi tipi di cibo per l’uomo: dal muso alle unghie; dalle gambe alla coda.
Ai tempi dai diversi popoli che s’includono sotto la denominazione di ‘Iberi’, i quali abitavano nella Penisola Iberica prima dell’arrivo dell’Imperio Romano (accaduto agli inizi del secolo III a.C.), i commercianti portavano già con loro prodotti tipici e naturali al Mediterraneo com’erano l’olio d’oliva, il vino e le carni varie, fra cui c’era naturalmente la carne del maiale.
La salatura (in quel periodo era salato il corpo intero del suino e non soltanto le gambe) è stata il porcesso di conservazione naturale degli almenti, e quindi non è strano trovare già a quei tempi un tipo di salume molto particolare simile al nostro prosciutto iberico.